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Eolo
stelle lontane
27 MARZO 2010 GIORNATA DI PROTESTA
Ecco l'iniziativa proposta da Marco Renzi in difesa del teatro ragazzi con le adesioni ed un intervento di Vittorio Zanella

27 MARZO 2011
ALLA RICERCA DI CIO’ CHE PUO’ UNIRCI E NON DI QUELLO CHE GIA’ CI DIVIDE

Cari amici e colleghi,
la 'giornata nazionale di protesta del teatro ragazzi italiano' sta prendendo corpo, non è facile unire un mondo per sua natura poco avvezzo ad essere categoria sociale e al cui interno convivono situazioni molto diverse ed anche distanti (non solo geograficamente) tra loro, ci stiamo provando, considerando che forse è la prima volta che si tenta un’operazione del genere, non possiamo che essere soddisfatti dei risultati sin qui raggiunti.
Hanno dato la loro adesione tante compagnie, ma anche teatri, circuiti, persone e siamo ancora a cinque mesi dalla giornata di protesta.
Abbiamo raccolto i pareri di tutti coloro che hanno creduto opportuno inviarceli, c’è stata anche molta confusione, giri di mail inappropriati, forzatura di idee e tutto quello che in una prima volta ci può stare.
Abbiamo cercato di creare una piattaforma ampia, in cui molti si potessero riconoscere, nel tentativo di rimuovere diffidenze, steccati e muraglie che da sempre abitano il nostro mondo, con lo scopo di raccogliere attorno a questa giornata la più grande adesione possibile, perché siamo ancora certi di poter fare arrivare la voce di un mondo significativo sui tavoli delle decisioni e ancora più certi siamo sul contributo che questa voce potrà portare.
Sappiamo che la nostra non è una categoria facile, ammesso che ve ne siano, che non ha storie sindacali alle spalle, che non ha mai combattuto una battaglia unica, che in dieci facciamo cento voci, tutto sappiamo ma un tentativo andava pur fatto e su questo, a suo tempo, ciascuno avrà modo di tirare le proprie conclusioni.
Per l'occasione sono stati preparati due manifesti che accompagneranno la giornata del 27 marzo (o quella che si deciderà), sono stati disegnati da Sara Maioli della compagnia Drammatico Vegetale e da Riccardo Galeati (Agenzia Image Ravenna), li abbiamo chiamati manifesto bianco e manifesto nero.
Cominciamo dal più semplice, il manifesto bianco porta i nomi di tutti coloro che hanno aderito e che in futuro aderiranno all’iniziativa, null’altro al di fuori di questo. Mettere tutto in un unico stampato sarebbe stato impossibile, i nomi sarebbero diventati illeggibili e graficamente avremmo avuto un pastrocchio. Si è pensato così di dividere le due cose, di fare un doppio manifesto da presentare ovviamente in forma affiancata.
Manifesto nero, qui sono sinteticamente riportate le ragioni della giornata, chiuse in tre punti volutamente ampi:
IN DIFESA DEL FUS.
Lo abbiamo messo per primo perchè crediamo sia importante fargli aprire la serie di cose che andiamo a chiedere. Si rivolge ovviamente al Ministero e al Ministro stesso.
E’ secondo noi autolesionismo chiedere la soppressione di questo strumento, possiamo certamente discutere sui criteri che lo determinano ma se venisse eliminato, come vorrebbe il governo, avremmo ben poco da dirci. Il FUS è stato e può essere ancora uno strumento importante di sostegno alla nostra categoria, sappiamo che ci sono tante compagnie escluse che covano una sorta di 'vendetta' verso questo fondo e che trascinate da una ingenua forma di 'invidia' abbreviano il percorso cercandone l’eliminazione. Crediamo che sia un atteggiamento sbagliato, il FUS è un patrimonio nazionale che va salvaguardato, che forse deve cambiare, smettere di essere un elemento discriminante per diventare una casa in cui molti possono entrare senza sentirsi estranei, ma come si dice, tutto questo avrà senso se il FUS esisterà, altrimenti sarà aria fritta.
Il fatto che le maggiori compagnie che usufruiscono del FUS siano assenti da questa piattaforma la dice lunga sulla diffidenza che c’è tra chi è, e chi non è dentro il fondo. Difendiamo il FUS anche per loro, è un atto di grande significato. (Per dar risposta all’eventuale e famosa domanda 'da che pulpito viene la predica' e a scanso di equivoci, comunichiamo che la nostra struttura riceve dal Fus 8.650,00 all’anno, su un bilancio di mezzo milione di euro e che l’eventuale scomparsa del fondo non ci recherebbe certo disagi insormontabili, se aderiamo alla sua difesa non è dunque per mero interesse personale ma per i motivi sopra riportati.)

CONTRO I TAGLI GENERALIZZATI DI REGIONI E PROVINCE.
Questo credo sia l’aspetto della piattaforma che ciascuno dovrebbe riscrivere cucendolo addosso al vestito del proprio territorio. Come sappiamo ogni regione e provincia italiana ha subito un drastico taglio nei trasferimenti dallo stato, taglio che ciascuno ha distribuito in maniera diversa sui propri bilanci, anche se, sentendo colleghi di varie parti d’Italia, quello che si compone è un quadro desolante abbattutosi ovunque nel campo delle attività culturali. Non si può comunque generalizzare, ciascuno avrà chiara la situazione nella propria regione e su quella si regolerà.
Da noi, la Regione Marche, ha fatto sapere che il taglio orizzontale per il 2011, sarà del 67,8%, ugualmente ha comunicato che i trasferimenti alle Province saranno diminuiti da 90 a 30 milioni di euro. E’ chiaro che di fronte ad una forbice che si muove con questa violenza nessuno ha da opporre alcunché se non mettere in mezzo alla strada i propri lavoratori.
Ci opporremo nella nostra regione alla logica del taglio orizzontale, andremo dall’Assessore alla Cultura per dire che siamo il settore di maggior export culturale nelle Marche, che le nostre imprese vantano oltre trent’anni di ininterrotta attività, che svolgiamo una funzione altamente sociale e che non si possono mettere sullo stesso piano orizzontale i quattro soldi che riceviamo ogni anno con i milioni di altre iniziative, che non si possono avvicinare le nostre mille euro al mese alle centinaia di migliaia di euro dei direttori artistici lirici regionali, che il taglio deve tenere conto di tutto questo altrimenti studieremo forme di protesta specifiche.
Questo andremo a dire e lo faremo con la forza che ci viene da tutti voi che in Italia avete sottoscritto e sottoscriverete questa prima storica giornata, vi garantisco che non sarà la stessa cosa. Ciascuno quindi regionalizzerà questo aspetto della piattaforma concordandolo con le compagnie dello stesso territorio.

PER UN RINNOVATO PATTO CON LA SCUOLA.
Come molti di noi sanno, oltre i tagli pubblici, stiamo combattendo una durissima battaglia parallela con il mondo della Scuola a sua volta privato di risorse ed Insegnanti. Molti non vengono più al teatro per la mancanza di compresenze e via dicendo. Anche in questo caso l’azione deve essere duplice, da un lato dovremmo cercare un incontro con il Ministro alla Pubblica Istruzione affinchè venga scritto un protocollo d’intesa tra mondo della Scuola e Teatro Ragazzi, dove il Teatro sia considerato uno strumento irrinunciabile nella formazione delle giovani generazioni e la pratica teatrale inserita nella programmazione come alto momento didattico a tutti gli effetti. Analogo procedimento va fatto con le Istituzioni Regionali della Scuola, che si firmino protocolli d’intesa e che ai ragazzi sia lasciata la possibilità di incontrare l’avventura del teatro, superando ostacoli burocratici e ingessature di ogni genere.

RIEPILOGO

Le fasi e le tempistiche che ci porteranno quindi alla giornata del 27 Marzo (o quella che sarà) sono le seguenti:
1) A fine Gennaio 2011 chiuderemo le adesioni alla giornata di protesta.
2) Invieremo a tutti gli aderenti il file dei due manifesti affinchè ciascuno ne produca nel numero che riterrà opportuno.
3) Ciascuno, per quello che può, cercherà di interessare la stampa nazionale informandola del progetto.
4) Ciascuno convocherà conferenze stampa nella propria città o, d’intesa con altre compagnie, nel proprio territorio o a livello regionale, spiegando le ragioni della giornata nazionale.
5) Ciascuno cercherà di dare maggior risalto possibile all’iniziativa con i mezzi che riterrà opportuni. Nei teatri dove in quel giorno c’è spettacolo verrà, prima dell’inizio, data motivazione e spiegazione della giornata.
6) Sarà premura di ciascuno interessare all’iniziativa gli Assessori alla Cultura della propria Regione e Provincia, nonché gli organismi della Scuola e cercare con loro di aprire un tavolo di discussione e trattativa.

Per il momento è tutto, grazie per l’attenzione.

IMPORTANTE
– Ci risulta difficile far rimbalzare le idee che ci arrivano agli altri, ce ne sono di vario genere, tutte certamente da leggere e condividere. Da oggi spostiamo la discussione su un blog che abbiamo espressamente creato e che potete trovare al seguente indirizzo:
http://teatroxragazzi.blogspot.com
Una raccomandazione, non ci perdiamo in polemiche sterili che non portano da nessuna parte, entriamo nel merito della giornata, di quando fissarla (c’è chi dice che il 27 Marzo è troppo tardi perché allora i giochi saranno già fatti), di come renderla efficace e farla arrivare alle cronache nazionali. C’è anche da scrivere un lettera a nome di tutti per il Ministro Bondi ed una per il Ministro Gelimini, chi vuol farlo si faccia avanti.
Sull’home page del nostro sito internet www.eventiculturali.org, abbiamo aperto uno spazio informativo sulla giornata.
Marco Renzi


Actores Alidos (Cagliari)
Alfa Teatro (Torino)
Ass. Enti Locali per lo Spettacolo (Cagliari)
Associazione Teatro Portatile
Compagnia Tiberio Fiorilli (Roma)
Coop Controluce (Seregno)
Coop Il SorrisoIntrecciteatrali (VA)
Ditta Gioco Fiaba (Milano)
Compagnia degli Sbuffi (Castellamare di Stabia)
Compagnia della Mgaluna (MI)
Compagnia Nasinsù (BO)
Coop Rosse Torri (Ivrea)
Cooperativa Teatro Laboratorio (Brescia)
Coquelicot Teatro (Viareggio)
Drammatico Vegetale (Ravenna)
Eventi CulturaliTeatri Comunicanti (Porto Sant’Elpidio)
Florian Teatro (Pescara)
Granteatrino-Casa di Pulcinella (Bari)
Gino Balestrino (Genova)
Gruppo Teatrale Burattinmusica (Roma)
I Gotturni (Roma)
I Guardiani dell’Oca-Abruzzo Tucur (CH)
Il Baule Volante (Ferrara)
Il Crogiuolo (Cagliari)
Il Draghetto (AQ)
L’Asina sull’Isola (Reggio Emilia)
La Bottega Teatrale (Torino)
La Fabbrica dei Sogni (Modena)
La Teca dell’Immaginario (Potenza)
Luna e Gnac (Bergamo)
Magazzini di Fine Millennio (Napoli)
Manicomics Teatro (Piacenza)
Maria Nervi-Teatro Niccolini (S.Casciano Val di Pesa -FI)
Marionette Lupi (Torino)
Misskitsch (La Spezia)
Opzione Teatro (Terni)
Ortoteatro (Pordenone)
Pupi di Stac (FI)
Progetto Zattera Teatro (VA)
Rosaspina Un Teatro (BO)
Ruinart (Firenze)
Sezione Aurea (Bergamo)
Spunk Teatro (Saronno)
Teatri Montani-Teatrodel Giardino-Teatro Aventino (CH)
Teatrino dell’Erba Matta (Spotorno)
Teatrino dell’Es (Castenaso -BO)
Teatro Ariston (Gaeta)
Teatro Bertold Brecht (Formia)
Teatro Blu (Varese)
Teatro Civico 14 – Mutamenti (Caserta)
Teatro dei Bottoni (Pesaro)
Teatro dei Colori (Avezzano)
Teatro dei Vaganti (Verona)
Teatro del Topo Birbante (FI)
Teatro dell’Acquario (Cosenza)
Teatro dell’Agio (RA)
Teatro Glug (AR)
Teatro Instabile (Paulilatino OR)
Teatro La Baracca (Prato)
Teatro Linguaggi (Fano)
Teatro Pirata (Jesi)
Teatro Prova (Bergamo)
Teatro Stabile di Grosseto
Teatro Verde (Roma)

TOTALE 64 (al 29-10-10)

EOLO PUBBLICHERA'I CONTRIBUTI DI CHI VOLESSE PARTECIPARE AL DIBATTITO SULL'ARGOMENTO

Caro Marco Renzi,
ti ringrazio per le tue, davvero sentite e gradite parole, che mi hanno toccato, dandomi una nuova carica per continuare l'opera (che forse non interessa più a nessuno), e che spero possa sopravvivermi, diventando uno strumento utile ai nuovi giovani, che vorranno intraprendere il mio 'Mestiere'.
Parlo di 'mestiere', perché a mio modesto avviso, per trasformarsi in 'Arte' i personaggi creati e manipolati devono risultare vivi agli occhi del pubblico, cioè devono poter vivere di luce e vita autonoma, come una vera e propria genesi, che crea l'esistenza dalla materia inanimata, tramite una mutazione genetico/filosofica, che faccia scomparire, agli occhi del pubblico, sotto l'effetto delle luci, colui che è dietro la ribalta dei burattini o sopra il ponte delle marionette.
In altre parole: che il trucco creato non giunga mai al pubblico, che annullando l'esistenza del manipolatore/attore, potrà commuoversi, dallo stupore suscitato, fino alle lacrime. E' come un un ribaltamento, del teatro dell'Assurdo, dove è il personaggio, in stoffa e legno, cartapesta e gommapiuma, che muove colui che lo anima, il quale a sua volta soffia la vita in ciò che muove. E' come il ciclo dell'acqua sempre in movimento.
Io mi auguro di poter diventare un giorno un 'artista', ma sarà solo il pubblico a decretarlo, sempre che la gestione politica ed amministrativa dello Stato, vorrà farci continuare il percorso intrapreso.

Ti ho scritto questa premessa perché inizio ad essere un po' stanco, molto provato, e sento che le forze sono cambiate. Ci vorrebbe intorno un mondo più etico, dove gli sforzi di una vita, potessero a volte essere riconosciuti, salvaguardati, promossi, e diffusi, ma ogni giorno che passa, come fanno i gamberi, si va sempre più indietro, sui diritti e doveri di ognuno. Coi miei spettacoli, ma anche nella mia ricerca finalizzata al 'Museo dei Burattini', ho sempre avuto come punto fermo, quello di trasmettere e veicolare i valori costituzionali, che mi hanno guidato come un faro in tutti questi anni, sostituendomi molto spesso al pubblico (non inteso come spettatore), che mi appare molto distratto, su tutto ciò che riguarda il miglioramento della qualità della vita di tutti, senza distinzione di razza, genere e religione, anzi a volte la stessa religione, nei suoi dogmi pone degli ostacoli, dei paletti, anche culturali.
Non dico che desidero abdicare, cioè smettere di guardare con l'occhio critico, e indipendente, ma sono stufo di prendere le bastonate istituzionali, quando, il mio progetto di vita, dovrebbe essere premiato e rispettato, assieme a quello di molti altri, perché credo sia un punto di partenza per nuovi progetti, nuove ricerche, che guardano verso il passato, per non ripetere gli stessi errori nel presente e nel futuro prossimo. Questo anche perché non ho mai chiesto nulla a nessuno, ho sempre donato al pubblico senza avere in cambio quasi nulla.
Per fortuna il 'Pubblico', questa volta inteso come spettatore, riesce sempre a motivarmi, facendomi dimenticare tutto ciò che non va. E' come una medicina omeopatica, una piccola dose tutti i giorni di pubblico, che ti guarda, ti ascolta, ti giudica,...e ti obbliga a dare il meglio di te. Perché per riaverlo una seconda volta in platea, devi lasciargli nel cuore il sapore della gioia, e per ottenere questo hai solo un'ora di tempo.

Questo nostro compito, alto, assoluto, costituzionale, e di miglioramento della qualità della vita, con la valorizzazione del merito, dovrebbe metterlo in campo la Politica, che dovrebbe occuparsi dell'Uomo e di ciò che lo circonda, anche nella salvaguardia di quei valori etici oggettivi, che il teatro da sempre difende, dove sul palco, che rappresenta uno spaccato della società, ogni carattere ha pari dignità: dall'Imperatore al suo schiavo. Intorno a questo concetto democratico del teatro, che mostra tutti i personaggi di uguale importanza, nell'assetto drammaturgico della scena, nasce il germe della civiltà democratica.
Ora vedo momenti di grande oscurità che violano i diritti fondamentali dell'Uomo, al quale se gli viene sottratta la cultura, l'istruzione, la ricerca, la salute, il lavoro, l'uguaglianza e il Teatro, che li comprende tutti, poi non avrà più gli strumenti per alzare la testa, perché affamando l'Uomo, non nutrendo più la sua mente e il suo corpo, lo si renderà pecora, basterà un cane ringhioso per guidarlo.

Vedo nelle tue parole, questo germe di civiltà democratica, con una grande maturità e capacità di giudizio, come un giudice equo, nel cercare di comprendere i problemi della nostra categoria, che soffre per l'incapacità, di una parte della classe politica, di dare risposte a chi soffre, per l'indifferenza sui meriti di tanti, che continuano ad anteporre il bene del prossimo, ai propri interessi personali. Mi auguro che le cose possano cambiare, perché ogni giorno che passa le persone che hanno i miei stessi principi e alti ideali, rischiano di sottrarsi al compito che si sono dati: trasportare la memoria storica, dando gli strumenti per decifrare e decidere in modo critico ciò che è bene da ciò che lo è meno.

Aderisco quindi al tua giornata di protesta nazionale del Teatro Ragazzi italiano.
Vittorio Zanella per il Teatrino/Teatro dell'ES




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